Parole del Papa ai disabili:
I fratelli e le sorelle che soffrono, che hanno una malattia, che sono disabili, sono fratelli e sorelle unti dalla sofferenza di Gesù Cristo, imitano Gesù nel momento difficile della sua croce, della sua vita. Questa unzione della sofferenza loro la portano avanti per tutta la Chiesa. Grazie tante, fratelli e sorelle; grazie tante per il vostro accettare ed essere unti dalla sofferenza.
Grazie tante per la speranza che voi testimoniate, quella speranza che ci porta avanti cercando la carezza di Gesù.
Parole sugli anziani
Io dicevo a Salvatore che forse manca qualcuno, forse i più importanti: mancano i nonni! Mancano gli anziani, e questi sono l’assicurazione della nostra fede, i “vecchi”. Guardate, quando Maria e Giuseppe portarono Gesù al Tempio, ce n’erano due; e quattro volte, se non cinque – non ricordo bene – il Vangelo dice che “sono stati condotti dallo Spirito Santo”. Di Maria e Giuseppe dicono invece che sono stati condotti dalla Legge. I giovani devono compiere la Legge, gli anziani – come il buon vino – hanno la libertà dello Spirito Santo. E così questo Simeone, che era coraggioso, ha inventato una “liturgia”, e lodava Dio, lodava… ed era lo Spirito che lo spingeva a fare questo. Gli anziani! Sono la nostra saggezza, sono la saggezza della Chiesa; gli anziani che tante volte noi scartiamo, i nonni, gli anziani… E quella nonnina, Anna, ha fatto una cosa straordinaria nella Chiesa: ha canonizzato le chiacchiere! E come lo ha fatto? Così: perché invece di chiacchierare contro qualcuno, andava da una parte all’altra dicendo [di Gesù]: “E’ questo, è questo che ci salverà!”. E questa è una cosa buona. Le nonne e i nonni sono la nostra forza e la nostra saggezza. Che il Signore ci dia sempre anziani saggi! Anziani che diano a noi la memoria del nostro popolo, la memoria della Chiesa. E ci diano anche quello che di loro dice la Lettera agli Ebrei: il senso della gioia. Dice che gli anziani, questi, salutavano le promesse da lontano: che ci insegnino questo.
Preghiera del Papa:
Signore, guarda il tuo popolo in attesa dello Spirito Santo. Guarda i giovani, guarda le famiglie, guarda i bambini, guarda gli ammalati, guarda i sacerdoti, i consacrati, le consacrate, guarda a noi vescovi, guarda tutti. E concedi a noi quella santa ubriachezza, quella dello Spirito, quella che ci fa parlare tutte le lingue, le lingue della carità, sempre vicini ai fratelli e alle sorelle che hanno bisogno di noi. Insegnaci a non lottare fra di noi per avere un pezzo in più di potere; insegnaci ad essere umili, insegnaci ad amare più la Chiesa che il nostro partito, che le nostre “beghe” interne; insegnaci ad avere il cuore aperto per ricevere lo Spirito. Invia, o Signore, il tuo Spirito su di noi! Amen.
Cari fratelli e sorelle!
Vi ringrazio tantissimo per la vostra accoglienza. Sicuramente qualcuno ha fatto sapere agli organizzatori che a me piace tanto questo canto, “Vive Gesù, il Signore”… Quando celebravo nella cattedrale a Buenos Aires la Santa Messa con il Rinnovamento Carismatico, dopo la consacrazione e dopo alcuni secondi di adorazione in lingue, cantavamo questo canto con tanta gioia e con tanta forza, come voi l’avete suonato oggi. Grazie! Mi sono sentito a casa!
Ringrazio il Rinnovamento nello Spirito, l’ICCRS e la Catholic Fraternity per questo incontro con voi, che mi dà tanta gioia. Ringrazio anche per la presenza dei primi che hanno avuto una forte esperienza della potenza dello Spirito Santo; credo che ci sia Patty, qui… Voi, Rinnovamento Carismatico, avete ricevuto un grande dono dal Signore. Voi siete nati da una volontà dello Spirito Santo come “una corrente di grazia nella Chiesa e per la Chiesa”. Questa è la vostra definizione: una corrente di grazia.
Il primo dono dello Spirito Santo, qual è? Il dono di Sé stesso, che è amore e ti fa innamorare di Gesù. E questo amore cambia la vita. Per questo si dice “nascere di nuovo alla vita nello Spirito”. Lo aveva detto Gesù a Nicodemo. Avete ricevuto il grande dono della diversità dei carismi, la diversità che porta all’armonia dello Spirito Santo, al servizio della Chiesa.
Quando penso a voi carismatici, viene a me la stessa immagine della Chiesa, ma in un modo particolare: penso ad una grande orchestra, dove ogni strumento è diverso dall’altro e anche le voci sono diverse, ma tutti sono necessari per l’armonia della musica. San Paolo ce lo dice, nel capitolo XII della Prima Lettera ai Corinzi. Quindi, come in un’orchestra, nessuno nel Rinnovamento può pensare di essere più importante o più grande dell’altro, per favore! Perché quando qualcuno di voi si crede più importante dell’altro o più grande dell’altro, incomincia la peste! Nessuno può dire: “Io sono il capo”. Voi, come tutta la Chiesa, avete un solo capo, un solo Signore: il Signore Gesù. Ripetete con me: chi è il capo del Rinnovamento? Il Signore Gesù! Chi è il capo del Rinnovamento? [la folla:] il Signore Gesù! E possiamo dire questo con la potenza che ci dà lo Spirito Santo, perché nessuno può dire “Gesù è il Signore” senza lo Spirito Santo.
Come voi forse sapete – perché le notizie corrono – nei primi anni del Rinnovamento Carismatico a Buenos Aires, io non amavo molto questi Carismatici. E io dicevo di loro: “Sembrano una scuola di samba!”. Non condividevo il loro modo di pregare e le tante cose nuove che avvenivano nella Chiesa. Dopo, ho incominciato a conoscerli e alla fine ho capito il bene che il Rinnovamento Carismatico fa alla Chiesa. E questa storia, che va dalla “scuola di samba” in avanti, finisce in un modo particolare: pochi mesi prima di partecipare al Conclave, sono stato nominato dalla Conferenza episcopale assistente spirituale del Rinnovamento Carismatico in Argentina.
Il Rinnovamento Carismatico è una grande forza al servizio dell’annuncio del Vangelo, nella gioia dello Spirito Santo. Voi avete ricevuto lo Spirito Santo che vi ha fatto scoprire l’amore di Dio per tutti i suoi figli e l’amore per la Parola. Nei primi tempi si diceva che voi carismatici portavate sempre con voi una Bibbia, il Nuovo Testamento… Lo fate ancora oggi? [la folla:] Sì! Non ne sono tanto sicuro! Se no, tornate a questo primo amore, portare sempre in tasca, nella borsa, la Parola di Dio! E leggere un pezzetto. Sempre con la Parola di Dio.
Voi, popolo di Dio, popolo del Rinnovamento Carismatico, state attenti a non perdere la libertà che lo Spirito Santo ci ha donato! Il pericolo per il Rinnovamento, come spesso dice il nostro caro Padre Raniero Cantalamessa, è quello dell’eccessiva organizzazione: il pericolo dell’eccessiva organizzazione.
Sì, avete bisogno di organizzazione, ma non perdete la grazia di lasciare a Dio di essere Dio! «Tuttavia non c’è maggior libertà che quella di lasciarsi portare dallo Spirito, rinunciando a calcolare e a controllare tutto, e permettere che Egli ci illumini, ci guidi, ci orienti, ci spinga dove Lui desidera. Egli sa bene ciò di cui c’è bisogno in ogni epoca e in ogni momento. Questo si chiama essere misteriosamente fecondi!» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 280).
Un altro pericolo è quello di diventare “controllori” della grazia di Dio. Tante volte, i responsabili (a me piace di più il nome “servitori”) di qualche gruppo o qualche comunità diventano, forse senza volerlo, amministratori della grazia, decidendo chi può ricevere la preghiera di effusione o il battesimo nello Spirito e chi invece non può. Se alcuni fanno così, vi prego di non farlo più, non farlo più! Voi siete dispensatori della grazia di Dio, non controllori! Non fate da dogana allo Spirito Santo!
Nei Documenti di Malines, voi avete una guida, un percorso sicuro per non sbagliare strada. Il primo documento è: Orientamento teologico e pastorale. Il secondo è: Rinnovamento Carismatico ed ecumenismo, scritto dallo stesso Cardinale Suenens, grande protagonista del Concilio Vaticano II. Il terzo è: Rinnovamento Carismatico e servizio all’uomo, scritto dal Card. Suenens e dal Vescovo Helder Camara.
Questo è il vostro percorso: evangelizzazione, ecumenismo spirituale, cura dei poveri e dei bisognosi e accoglienza degli emarginati. E tutto questo sulla base della adorazione! Il fondamento del rinnovamento è adorare Dio!
Mi hanno chiesto di dire al Rinnovamento cosa si aspetta il Papa da voi.
La prima cosa è la conversione all’amore di Gesù che cambia la vita e fa del cristiano un testimone dell’Amore di Dio. La Chiesa si aspetta questa testimonianza di vita cristiana e lo Spirito Santo ci aiuta a vivere la coerenza del Vangelo per la nostra santità.
Aspetto da voi che condividiate con tutti, nella Chiesa, la grazia del Battesimo nello Spirito Santo (espressione che si legge negli Atti degli Apostoli).
Aspetto da voi un’evangelizzazione con la Parola di Dio che annuncia che Gesù è vivo e ama tutti gli uomini.
Che diate una testimonianza di ecumenismo spirituale con tutti quei fratelli e sorelle di altre Chiese e comunità cristiane che credono in Gesù come Signore e Salvatore.
Che rimaniate uniti nell’amore che il Signore Gesù chiede a noi per tutti gli uomini, e nella preghiera allo Spirito Santo per arrivare a questa unità, necessaria per l’evangelizzazione nel nome di Gesù. Ricordate che “il Rinnovamento Carismatico è per sua stessa natura ecumenico… Il Rinnovamento Cattolico si rallegra di quello che lo Spirito Santo realizza nelle altre Chiese” (1 Malines 5,3).
Avvicinatevi ai poveri, ai bisognosi, per toccare nella loro carne la carne ferita di Gesù. Avvicinatevi, per favore!
Cercate l’unità nel Rinnovamento, perché l’unità viene dallo Spirito Santo e nasce dall’unità della Trinità. La divisione, da chi viene? Dal demonio! La divisione viene dal demonio. Fuggite dalle lotte interne, per favore! Fra voi non ce ne siano!
Voglio ringraziare l’ICCRS e la Catholic Fraternity, i due organismi di Diritto Pontificio del Pontificio Consiglio per i Laici al servizio del Rinnovamento mondiale, impegnati a preparare l’incontro mondiale per sacerdoti e vescovi che si terrà a giugno del prossimo anno. So che hanno deciso di condividere anche l’ufficio e lavorare insieme come segno di unità e per gestire al meglio le loro risorse. Mi rallegro molto. Voglio anche ringraziarli perché stanno già organizzando il grande giubileo del 2017.
Fratelli e sorelle, ricordate: adorate Dio il Signore: questo è il fondamento! Adorare Dio. Cercate la santità nella nuova vita dello Spirito Santo. Siate dispensatori della grazia di Dio. Evitate il pericolo dell’eccessiva organizzazione.
Uscite nelle strade a evangelizzare, annunciando il Vangelo. Ricordate che la Chiesa è nata “in uscita”, quella mattina di Pentecoste. Avvicinatevi ai poveri e toccate nella loro carne la carne ferita di Gesù. Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo, con quella libertà; e per favore, non ingabbiate lo Spirito Santo! Con libertà!
Cercate l’unità del Rinnovamento, unità che viene dalla Trinità!
E aspetto tutti voi, carismatici del mondo, per celebrare, insieme al Papa, il vostro grande Giubileo nella Pentecoste del 2017 nella Piazza di San Pietro! Grazie!